La donazione su iniziativa del Rotary club, il presidente avv. Luciano Ancora: “Un piccolo gesto per essere vicini ai piccoli pazienti che soffrono”. I dispositivi distribuiti da Predict sono tascabili e funzionano a batteria. Maurizio Cuppone: “Consentono di avere diagnosi precise e in poco tempo grazie all’elevata qualità delle immagini”
Con la tecnologia al servizio della sanità, la medicina riesce a compiere passi importanti nella diagnosi e nella cura dei pazienti. E quando entra in gioco la solidarietà, il risultato è ancora più importante perché è possibile regalare sorrisi che riempiono il cuore di gioia, come è accaduto nel reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce.
La donazione degli ecografi di GE Healthcare
Lo scorso 1° luglio il Rotary Club di Lecce ha consegnato al primario del reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce 8 ecografi assieme a un contributo per allestire una sala multimediale per i bambini malati oncologici ricoverati.
È una donazione funzionale alla telemedicina, progetto in cui crede molto il primario del reparto, la dottoressa Assunta Tornesello, dopo aver sperimentato questa strada durante la pandemia da Covid-19. Alla cerimonia di consegna hanno partecipato i rappresentanti dell’associazione genitori “Per un sorriso in più”.
La gara di solidarietà del Rotary club di Lecce
“Abbiamo destinato tutto quello che avevamo a disposizione nell’anno sociale rotariano al territorio e a chi ne ha bisogno, in affiancamento all’attività già posta in campo dal servizio sanitario nazionale”, ha detto il presidente del Rotary Club Lecce, l’avvocato Luciano Ancora, dopo aver portato i saluti del governatore distrettuale Giuseppe Seracca Guerrieri che ha ispirato l’iniziativa.
“Con la dottoressa Tornesello si è instaurato subito un rapporto di fiducia e di grande responsabilità e quando ci ha offerto la possibilità di essere vicini a chi soffre e ai pazienti in tenera età, non ci siamo tirati indietro”, ha raccontato. “Il club è orgoglioso di questa iniziativa che mette a disposizione strumenti che aiutano la telemedicina e consentirà l’allestimento di una sala multimediale. È una ruota che gira all’insegna della solidarietà, dell’amicizia e della vicinanza a chi soffre”, ha concluso il presidente del Rotary Club di Lecce.
Le caratteristiche tecniche degli ecografi
Gli 8 ecografi sono di ultima generazione e hanno dimensioni simili agli smartphone, per cui è possibile portarli in tasca: “Il modello V-Scan Dual Prode di GE Healthcare offre una qualità delle immagini estremamente elevata”, ha spiegato Maurizio Cuppone, agente di Predict, intervenuto alla cerimonia di consegna. “Gli ecografi forniscono informazioni diagnostiche in pochi secondi, sono molto leggeri e facili da usare. Sono caratteristiche tecniche che consentono di svolgere l’ecografia direttamente al letto del paziente, senza trasferimento”, ha aggiunto.
“Funzionano a batteria e hanno una lunga autonomia a fronte di tempi rapidi per la carica. Sono dotati di una doppia sonda incorporata che permette di eseguire una serie di esami, tra cui quelli vascolari, cardiologici e muscolo-scheletrici”, ha sottolineato Cuppone. “Affidabilità nella diagnosi, leggerezza e facilità nell’uso sono elementi che permettono di usare gli ecografi per esami domiciliari, direttamente a casa del paziente e possono essere condivisi con la rete delle Unità speciali di continuità assistenziale, le Usca. Se ogni ogni medico di famiglia avesse a disposizione questo ecografo, i pazienti potrebbero andare in ospedale per una diagnosi di secondo livello, più approfondita”, ha concluso.
La medicina di prossimità e la telemedicina
Questo cambiamento si inserisce nel contesto più ampio della telemedicina e della medicina di prossimità.
La consegna degli 8 ecografi è stata anche l’occasione per riflettere sull’esperienza sanitaria vissuta nei mesi più difficili della pandemia. “Credo che il Covid ci abbia insegnato che la medicina, per come è strutturata adesso, non è sempre in grado di supportare e sopportare eventuali carichi dovuti a momenti particolarmente critici”, ha detto Cuppone. “Si è visto il fallimento della medicina concentrata negli ospedali, secondo il modello italiano, e si è visto che all’estero ci sono situazioni più dinamiche con la medicina di prossimità, quella che permettere al paziente di essere curato nella sua abitazione, in una situazione di comfort legata sia al fatto che resta fra le mura domestiche, con le sue abitudini, che alla presenza degli effetti familiari”, ha spiegato l’agente Predict.
“La medicina di prossimità, quindi, è una realtà ed è un’opportunità offerta dalla tecnologia. Abbiamo, ad esempio, dei sistemi di realtà aumentata che nel cinema sono stati sperimentati diversi anni fa: permettono al paziente di essere in continuo contatto con il medico che si trova in ospedale nella control room, per il monitoraggio”.
Monitorare i pazienti che hanno contratto il Covid19
L’importanza della telemedicina è stata evidenziata dal direttore generale della Asl di Lecce, Rodolfo Rollo, a margine della cerimonia di consegna: “E’ un tassello importante anche perché ci aiuta a migliorare il servizio specialistico per chi ha avuto il Covid”, ha detto Rollo. “Ci sono stati migliaia di pazienti, ma nonostante sia passato l’episodio acuto, in parecchi casi resta la necessità di proseguire nei controlli perché il recupero della funzionalità respiratoria è abbastanza lento. Questo strumento consente al clinico di fare una valutazione più completa per agevolare i tempi di recupero”, ha concluso.
In America il primo ospedale virtuale al mondo
Guardando alla telemedicina, l’America è un passo avanti all’Italia. “C’è l’esperienza del Mercy Virtual hospital”, ha ricordato Cuppone. È un ospedale di quattro piani realizzato a Chesterfield, nel Missouri, il primo virtuale al mondo, esempio virtuoso di telemedicina: 330 tra medici e infermieri ogni giorno curano a distanza 2.400 pazienti. “L’aspetto sul quale la nostra sanità dovrebbe lavorare è la degenza, il più impattante per il paziente e la sua famiglia ed è questa fase che può essere gestita da remoto, lasciando a casa il paziente”, ha sottolineato. “Non si tratta, quindi, di fantascienza. E’ questa la sfida da vincere nel più breve periodo di tempo possibile”.
Sfida che Predict ha già raccolto nella convinzione che tecnologia e sanità siano un binomio strategico per garantire diagnosi e cure adeguate ai pazienti, senza alcun tipo di limitazione rappresentata dalle distanze geografiche e dalle liste d’attesa.